Chicca Tedesco : “Crescere i piccoli dal punto di vista caratteriale resta la soddisfazione più grande per un mister”
Ciao Chicca, come è nata la passione per il calcio ?
“Sono cresciuta in una famiglia di sportivi; mio padre è stato calciatore nei dilettanti come mia madre mentre i miei fratelli Giovanni, Giacomo e Salvo hanno avuto una carriera da professionista, militando i primi due in serie A e l’ultimo in serie B, rivestendo in ordine sparso le casacche di importanti squadre quali Palermo, Salernitana, Reggina, Perugia, Genoa e Fiorentina”.
Il tuo percorso
“Nel passato ho giocato da giovanissima con i maschietti del territorio, prima di arrivare nel tempo a diventare allenatrice per puro caso, portando uno dei miei tre figli alla scuola calcio dove sono stata invitata a cimentarmi in questo ruolo; l’idea mi è sin da subito piaciuta e non mi sono più tirata indietro”.
Il tuo ruolo
“Alleno i pulcini nell’Academy Palermo calcio (ex Ribolla) ed in generale ho la predisposizione ad insegnare le fondamenta del calcio, educando caratterialmente i piccoli maschietti dai 6-7 anni di età per tre anni”.
Hai mai pensato di allenare le femminucce ?
“Non è ancora capitato vista la difficoltà di reperire bambine in quella fascia di età, atteso che anche le grandi società della Sicilia hanno l’abitudine di far iniziare la carriera calcistica nel femminile dalla fascia dei 12 anni in su”.
Prospettive per il futuro
“Per me il calcio resta uno sport ed una passione smisurata, è la mia malattia, non saprei farne a meno, non ho ambizione di fare carriera; la possibilità di poter forgiare il carattere e la crescita dei piccoli dal punto di vista umano oltre che tecnico resta la mia priorità e la motivazione principale che mi spinge ad andare avanti”.