Il freezer consuma troppo? Ecco a che temperatura impostarlo per risparmiare ogni mese in bolletta

Il freezer consuma troppo? Ecco a che temperatura impostarlo per risparmiare ogni mese in bolletta

Il freezer consuma troppo? Ecco a che temperatura impostarlo per risparmiare ogni mese in bolletta - calcioinrosa.it

Lucia Rende

Novembre 6, 2025

Una pentola di brodo fumante sul piano di lavoro, porzioni di sugo etichettate e impilate, lo sportello del congelatore che si apre e si chiude mentre si cerca l’ingrediente giusto: una scena familiare in molte cucine italiane, soprattutto nei mesi più freddi. Dietro questo rito domestico c’è però una scelta che pochi controllano: la temperatura impostata sul freezer. Mantenere il giusto valore non è solo questione di qualità del cibo, ma incide direttamente sul consumo energetico e sulla bolletta. Un dettaglio che molti sottovalutano, eppure basta un termometro per capire se l’apparecchio lavora come dovrebbe. Chi vive in città lo nota soprattutto quando gli elettrodomestici più vecchi si fanno sentire in bolletta; è un fenomeno che in molti osservano ogni stagione. Qui di seguito, tre capitoli pratici per capire quale temperatura scegliere, gli errori più comuni e quanto si può realmente risparmiare senza compromettere la conservazione.

La temperatura ideale: perché -18°C

Secondo indicazioni di organismi internazionali, la soglia consigliata per un freezer domestico è -18°C. A questo valore si raggiunge un equilibrio tra conservazione sicura e efficienza energetica: i microrganismi non vengono eliminati, ma la loro attività metabolica si arresta, preservando sapore, consistenza e nutrienti per settimane o mesi. Non è un capriccio tecnico: è fisica della conservazione alimentare. Un dettaglio che molti sottovalutano è l’idea che “più freddo = più sicuro”; in realtà abbassare ulteriormente la temperatura, per esempio verso -24°C, aumenta significativamente il consumo elettrico senza un corrispondente miglioramento della durata o della qualità degli alimenti.

Alcuni modelli professionali o con funzioni specifiche permettono di lavorare sotto i -18°C, ma nella maggior parte delle case non è necessario. Per questa ragione molti tecnici consigliano di impostare il termostato e poi verificare con un termometro da freezer posizionato al centro del vano: è il modo più semplice per capire se l’apparecchio mantiene il valore indicato. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la maggiore formazione di ghiaccio se si caricano frequentemente cibi caldi; questo segnala che la temperatura interna è stata alterata e il compressore ha lavorato più del dovuto.

Errori comuni e piccoli trucchi utili

Molti sprechi derivano più dalle abitudini che da guasti: aprire spesso lo sportello, inserire cibi ancora caldi, o avere il freezer completamente vuoto o sovraccarico sono comportamenti che aumentano il consumo e peggiorano la conservazione. Ogni apertura fa entrare aria più calda, obbligando il motore a recuperare i gradi persi; per questo è utile organizzare il contenuto e sapere dove trovare ciò che serve. Un consiglio pratico è etichettare e ordinare per categoria e data, riducendo i tempi di ricerca.

Altro errore frequente è non sbrinare: la formazione di ghiaccio sulle pareti riduce l’efficienza e lo spazio utile. Sbrinare almeno ogni tre-quattro mesi, o seguire le istruzioni del produttore per gli apparecchi con funzione automatica, aiuta a mantenere consumi più bassi. Controllare la guarnizione della porta è un gesto semplice ma spesso trascurato: una piccola fessura può causare dispersioni continue. Posizionare il freezer lontano da fonti di calore come forni o termosifoni e lasciare il vano riempito per circa il 70-80% della capacità, con spazi per la circolazione dell’aria, sono accortezze che migliorano il rendimento.

Il freezer consuma troppo? Ecco a che temperatura impostarlo per risparmiare ogni mese in bolletta
Il freezer consuma troppo? Ecco a che temperatura impostarlo per risparmiare ogni mese in bolletta – calcioinrosa.it

Quanto si risparmia e quali controlli fare

Il risparmio reale dipende dall’età e dalla classe dell’elettrodomestico. Modelli recenti in classe A+++ consumano molto meno rispetto a frigoriferi e freezer datati, ma anche la corretta impostazione della temperatura contribuisce. Un freezer mantenuto stabilmente a -18°C può consumare mediamente il 10-15% in meno rispetto a uno spinto a valori inferiori, percentuale che si traduce in qualche decina di euro l’anno per famiglia: non una cifra enorme da sola, ma significativa se si considera l’insieme degli apparecchi domestici.

Un esempio pratico: abbassare la temperatura da -18°C a -24°C può portare a un aumento del consumo di circa 30-40 kWh l’anno; a un costo medio per kWh, la spesa aggiuntiva si traduce in alcuni euro supplementari ogni anno. Per questo motivo scegliere un modello con funzioni come ECO, allarme porta aperta e sbrinamento automatico può essere conveniente sul medio termine. Un controllo periodico con un termometro, la verifica della guarnizione e la pulizia dal ghiaccio sono operazioni semplici che evitano sorprese: alla fine, il gesto pratico di impostare bene la temperatura si traduce in minor consumo, migliore conservazione e meno spreco alimentare, una combinazione che molte famiglie italiane stanno già applicando.