

Una grandissima Eleonora Goldoni guida il suo Napoli…


Il Napoli riemerge dalle sabbie mobili grazie ad una prestazione sublime del suo Capitano.
Eleonora Goldoni, nel momento più difficile della stagione si è caricata sulle spalle la sua squadra e l’ha condotta in maniera principesca alla vittoria.
È stata una gara che ha regalato emozioni forti, il gol di Erzen sembrava aver indirizzato la partita a favore della squadra azzurra ma subito dopo è arrivato il terribile uno-due delle padrone di casa, che avrebbe potuto far molto male alle ragazze di Pistolesi.


Proprio in quel momento però, è uscita fuori la classe e la determinazione della giocatrice più brava e completa dell’intero campionato.
Eleonora Goldoni ha deciso che era arrivato il momento di suonare la carica; al duplice fischio finale del primo tempo, non è rientrata nello spogliatoio, è rimasta sul rettangolo di gioco ed è andata una ad una da tutte le sue compagne, ha speso parole di elogio e ha fatto sentire la voce del CAPITANO, caricando l’intera squadra. In quel momento, sotto 2-1 contro la Lazio, il mondo poteva crollare sotto i piedi delle ragazze partenopee ma LEO non lo ha permesso.
Questa ragazza, ha una forza di volontà enorme, assoluta, nella sua carriera ha avuto tanta sfortuna, ma non ha mai mollato, ha subito parecchia invidia ma non ha mai dato peso alle frottole, è rimasta sempre sè stessa e proprio adesso, nel momento del bisogno, ha risposto PRESENTE.
Ad inizio ripresa ha trasmesso fiducia e da grande condottiera ha suonato la carica.
Al 58’ ha ricevuto il pallone sulla trequarti campo, ha puntato l’area avversaria e ha lasciato partire un siluro terra-aria che si è insaccato imparabile in rete.
Un gol pazzesco, impossibile per la maggior parte delle calciatrici del nostro campionato ma di normale amministrazione per una Top Player come Eleonora Goldoni.
Poco dopo, una sua conclusione di prima intenzione con il sinistro termina sul palo, la fortuna come si dice è cieca ma la sfiga ci vede benissimo… addirittura in un una delle rare sortite offensive, la Lazio torna in vantaggio grazie al secondo calcio di rigore che le viene assegnato in partita.
Il 3-2 è pesante, fa male ma LEO non batte ciglio, guarda la panchina, poi le sue compagne e con un applauso e un urlo sprona subito la sua squadra. Oggi non si molla niente, oggi a Formello si deve fare la storia, oggi è la giornata in cui non si può fallire. Testa subito sulle spalle e si riparte, il direttore di gara, vede un fallo di mano e decreta il calcio di rigore, questa volta a favore del Napoli.
Eleonora non ci pensa un solo istante, si prende il pallone, lo guarda, lo accarezza in maniera amorevole e lo deposita sul dischetto. Prende la giusta rincorsa, guarda il portiere, poi guarda il pallone, l’amore della sua vita e al fischio dell’arbitro, con il suo scarpino destro, lo accarezza e lo spedisce con millimetrica precisione nell’angolo basso alla destra del portiere. Più che un calcio è un bacio, quello che Eleonora regala al pallone.
È il gol del 3-3, la squadra è stanca, stremata, ma lei è di ghiaccio non abbassa la guardia, rincorre ogni avversaria, dove c’è il pallone c’è anche lei… è un esempio continuo per tutte le sue compagne; una sua rincorsa con tanto di recupero sulla linea laterale del campo è da applausi, da standing ovation.


Va vicina al gol del 4-3 con un colpo di testa che termina di poco alto sopra la traversa. Quando al 93’ Porcarelli segna il gol della vittoria, LEO può finalmente alzare le braccia al cielo.
Al triplice fischio, ma solo e soltanto in quel momento, LEO crolla a terra esausta.
È stremata perché ha dato tutto per la sua squadra, tutto quello che aveva dalla prima all’ultima goccia, dal primo all’ultimo sospiro, proprio come fanno solo i grandissimi calciatori. Un Capitano che ha condotto in porto la sua nave, una nave che ha sbandato ma che proprio sul momento della sua difficoltà più grande ha trovato nel suo Capitano il giusto condottiero.

