Rossella Punzi a Calcio Ladies: “Il girone di ritorno e’ piu’ duro, ma daremo il massimo. Il calcio femminile andrebbe insegnato nelle scuole”


Noceto, 31 Gennaio 2018 – L’attaccante del Parma Femminile Rossella Punzi, è stata ospite in diretta nella puntata di ieri, martedì 30 Gennaio 2018, della trasmissione settimanale “Calcio Ladies“, dedicata esclusivamente al calcio femminile, in onda sulla piattaforma nazionale “Rete NeTVision” ogni martedì tra le 21 e le 22, condotta dalla giornalista professionista parmigiana Francesca Devincenzi, con Alessandro Sacco e la collaborazione di Maurizio Stabile e la regia di Luigi Cardone.
Ecco le parole di Rossella Punzi: “Non sono riuscita, nella mia carriera, a raggiungere la Serie A, ma ho giocato fino alla serie B ed è stata una bellissima esperienza giocare in quella categoria. Qualcosa sta cambiando: c’è più attenzione al movimento femminile negli ultimi anni, anche se ancora non siamo ai livelli americani e dei modelli del Nord Europa. Il punto di partenza, a mio avviso, potrebbe essere quello di proporlo a scuola, cosi da avvicinare le giovani a questo sport, come succede per altri, al fine di incentivare la formazione di società calcistiche ed avere campionati con più squadre, più categorie per ogni età. La nostra attenzione e il nostro impegno sono sempre alti per cercare di migliorare la posizione in classifica, siamo partite da zero si può dire, è stata rifondata con età media molto bassa e questo comporta di avere ragazza più esperte e più giovani ma che mettono tanto impegno e volontà. Lo staff tecnico è veramente importante e ci ha condotto a questa posizione che abbiamo il dovere di mantenere e perché no, migliorare. Non sono nella posizione di “mamma chioccia” perché quando si gioca a calcio lo si fa indistintamente, ma se posso dare un contributo di esperienza ben volentieri ed è un orgoglio per me, soprattutto perché le mie giovani compagne sono particolarmente attente e mi piace l’idea di aiutarle in tutti i sensi se ne hanno bisogno. Il nostro campionato ha la sembianza di calcio dilettantistico, ma un centro sportivo, come quello del Parma Calcio e anche il modo con cui veniamo trattate dalla dirigenza, catapulta in una realtà professionistica… Non mi era mai capitato in altri contesti (anche di categorie più alte) dove ho giocato anche se eravamo ben rappresentati e ben assistiti. Purtroppo in una serie C è difficile trovare dei servizi minimi (fasciature, acqua, trasporti per giocare le partite fuori casa), ma qui non si pone questo problema, e ci fanno sentire calciatori professionisti anche se non lo siamo. Facendo dei sacrifici si riesce a conciliare la vita privata con il Calcio