Petizione e progetto, tutti in campo per tutte
Ordine del Giorno n. 51 Comune di Bergamo Consiglio comunale 26.3.2018
Alla Presidente del Consiglio Comunale
Comune di Bergamo
OGGETTO: ABOLIZIONE DELLE DISCRIMINAZIONI DI GENERE NELLO SPORT
Premesso che:
– Nel nostro Paese il fenomeno sportivo rappresenta una delle manifestazioni di
massa che ha comportato importanti campagne di sensibilizzazione per il pieno
riconoscimento di un diritto allo sport per tutti;
– Nonostante ciò, in Italia il campo delle attività sportive è ancora segnato da tante
sperequazioni che esprimono un disconoscimento anacronistico e dannoso
dell’attività sportiva femminile, sia in termini di accesso alla pratica sportiva, sia con
riferimento alla maggiore rilevanza economica, sociale e mediatica dello sport
praticato dagli uomini, sia per quanto concerne il campo della tutela dei diritti e della
rappresentanza femminile negli organi istituzionali nazionali e internazionali che
amministrano lo sport;
– Ci sono migliaia di sportive sconosciute e senza diritti che pure praticano lo sport ad
ottimo livello come un lavoro, per anni e anni.
Preso atto che
● ai sensi della legge 23 marzo 1981 n. 91, che disciplina il professionismo
sportivo, lo status di “sportivo professionista” – diverso da quello di
“dilettante” – è definito dalle singole federazioni sportive nazionali, che
dovrebbero osservare le direttive stabilite dal CONI. Ad oggi il CONI non ha
chiarito cosa distingue l’attività professionistica da quella dilettantistica e la
mancanza di chiarimento ha determinato una grave discriminazione a danno
delle donne.
● ai sensi della legge 91 del 1981, nessuna disciplina sportiva femminile è
qualificata come professionistica , con pesanti ricadute in termini di assenza
di tutele sanitarie, assicurative, previdenziali, nonché di trattamenti salariali
adeguati all’effettiva attività svolta.
● sussiste quindi l’impossibilità delle donne dello sport italiano di avere accesso
alla legge 91 del 1981 sul professionismo sportivo ad oggi concesso solo ad
alcune discipline maschili.
● il nostro Paese deve aggiornare le norme sportive coerentemente con i
principi costituzionali, nonché con il più avanzato diritto europeo e
internazionale, in materia di pari opportunità tra donne e uomini;
● sono stati presentati diversi disegni di legge per modificare la normativa
attuale e promuovere l’equilibrio di genere nei rapporti tra società e sportivi
professionisti e volte ad introdurre il divieto di discriminazione nell’ambito
della qualificazione del professionismo sportivo.
● è stato approvato in legge finanziaria alla Camera il provvedimento che
consentirà alle atlete madri di avere un fondo a tutela della maternità, già dal
2018 le sportive italiane potranno contare su una indennità che copra i
mancati introiti dell’attività sportiva.
● il diritto internazionale prevede che donne e uomini possano svolgere
mestieri legati allo sport, possano essere presenti negli organi dirigenziali
dello sport e debbano veder applicate nello sport professionistico e nella
contrattualistica le stesse regole che disciplinano i rapporti di lavoro.
● l’Unione europea è più volte intervenuta per denunciare la disparità di
genere nell’accesso e nello svolgimento dell’attività sportiva, chiedendo
espressamente “alle federazioni nazionali e alle relative autorità di tutela di
assicurare alle donne e agli uomini parità di accesso allo statuto di atleta di
alto livello, garantendo gli stessi diritti in termini di reddito, di condizioni di
supporto e di allenamento, di assistenza medica, di accesso alle competizioni,
di protezione sociale e di formazione professionale nonché di reinserimento
sociale attivo al termine delle loro carriere sportive”.
● Il 4 ottobre 2016 si è svolto a Bergamo il convegno dal titolo “Lo sport come
professione: scelta di vita possibile per le donne?” che aveva l’obiettivo di:
– fare il punto sulla situazione dello Sport Femminile in Italia e proporre
soluzioni
– favorire la più ampia condivisione su tutti i temi che riguardano la parità
dei diritti per uomini e donne nello Sport
– sensibilizzare sulla necessità di superare le discriminazioni a danno delle
donne oggi ancora presenti nella legislazione italiana
– accelerare il riconoscimento di tutti i diritti di cittadinanza per cittadine e
cittadini che praticano sport
Il Consiglio Comunale di Bergamo invita
Il Sindaco e la Giunta
Ad intervenire presso il Governo, il Parlamento ed il Coni affinché :
● venga introdotto il divieto di discriminazione in ordine alla qualificazione del
professionismo sportivo e conseguentemente abolita la forte discriminazione
di accesso allo sport professionistico nei confronti delle donne e riconosciuta
la parità tra uomini e donne nell’accesso allo sport ed al loro riconoscimento
professionistico
● vengano definite regole del professionismo in modo che anche le donne
italiane che praticano sport e che sono una straordinaria risorsa valoriale,
economica e di immagine per il Paese abbiano accesso alla Legge 91 del 1981
sul professionismo sportivo, a oggi concesso solo ad alcune discipline
maschili.
● venga introdotto espressamente il divieto di discriminazione, da parte delle
Federazioni sportive nazionali, nell’ambito della qualificazione del
professionismo sportivo.
● si sensibilizzi il mondo dell’informazione e dell’educazione e si incentivino
politiche e programmi per aumentare la conoscenza e la comprensione sulle
donne e lo sport, riconoscendone il valore sociale, economico e culturale
finora negato, limitato, sottovalutato.
● vengano concessi pari diritti per uomini e donne nello sport e nel
professionismo sportivo in termini di reddito, di condizioni di supporto e di
allenamento, di assistenza medica, di accesso alle competizioni, di protezione
sociale e di formazione, nonché di reinserimento sociale attivo al termine
delle loro carriere sportive.
● venga garantita a donne e uomini pari possibilità di accesso ad ogni livello di
rappresentanza in organi nazionali e internazionali e in ogni disciplina
sportiva
Bergamo, 28 febbraio 2018
Qual’è il Progetto di Tutti in Campo per Tutte ?
Insegnare ai ragazzi a : Non aver paura delle proprie Emozioni Rispettare le Emozioni altrui Comunicare in modo
adeguato : Saper Essere Saper Stare .
Il Progetto Didattico Emotivo nasce dal desiderio di mettere al centro di tutto le emozioni.
Germoglia dalla speranza di guadagnare un pochino di spazio per i nostri ragazzi, che hanno davvero tantissimo da dire
a riguardo.
L’idea di partenza è proprio quella di rompere quella campana di vetro all’interno della quale vengono relegate tutte le emozioni per farle
fuoriuscire, per aiutare a liberarci e specialmente a confrontarci e accettarci, in questo modo vengono frantumati tutti quegli stereotipi di
genere che erroneamente considerano le ragazze troppo fragili e i ragazzi eccessivamente impassibili.
Gioia , Paura , Disgusto , Rabbia e Tristezza hanno finalmente la possibilità di essere ascoltate ma non giudicate.
Molto spesso accade che se non si dà libero sfogo alle emozioni, se non veniamo sufficientemente capiti, queste -nolenti o volenti-,
ci opprimono. Lo scopo di questo progetto didattico è, per l’appunto, quello di far sì che si sentano liberi di dare sfogo alle loro parole e
ai loro pensieri trovando nel compagno di classe, un orecchio amico, divenendo insieme partecipi delle emozioni degli altri.
L’Istruzione scolastica si concentra sul risultato “materiale”: la nuova generazione si ritrova a vivere in un ambiente non così diverso da
quello in cui è cresciuto, uno spazio in cui l’adulto è assente, costretto il più delle volte a lasciare il figlio piccolissimo per dedicarsi al lavoro
o alla carriera. Dopo una dura giornata di lavoro, il più delle volte ad una domanda velata d’aiuto la risposta è: <Ne parliamo domani,
adesso sono stanco/a>, il risultato di tutto ciò è una silenziosa solitudine emotiva a cui sono relegati i nostri ragazzi. A questa sofferenza, ci
si abitua o ci si deve abituare? No!
Il Progetto Didattico sull’ Emotività nato all’ISIS Natta ,ha portato alla luce il loro estremo bisogno di contatto emotivo, il bisogno di parlare,
di capire, di ESSERE ascoltati. ( https://www.bergamonews.it/2018/03/16/gli-studenti-del-natta-reporter-tutti-campo-tutte/278338/ )
Gli studenti del Natta hanno esteriorizzato la loro emotività attraverso laboratori nei quali hanno esternato verbalmente e attraverso le arti
-in senso lato- questa realtà fragile ma allo stesso tempo preziosa. https://www.youtube.com/watch?v=VNNSzaS1ZEA&t=371s
L’obiettivo dell’Associazione è quello di sviluppare all’interno degli Istituti scolastici, dalla materna agli Istituti Superiori, un’ora di
Educazione Emotiva nella quale potranno esprimersi non solo verbalmente ma anche attraverso laboratori diversificati. Il coinvolgimento di
forme diverse di esteriorizzazione li aiuterà ad aprirsi in primis nel modo più congeniale o abitudinario, e in un secondo momento,
attraverso forme inibite o non conosciute.
La didattica Emotiva esige un percorso parallelo a quello scolastico, la Formazione Professionale ha bisogno di persone capaci di lavorare
con l’intelligenza Emotiva, ha necessità di avere delle persone che sappiano prendersi cura degli ESSERI UMANI, che sappiano vivere ed
interagire insieme anche per questo l’Associazione ha introdotto all’interno del Progetto Didattico il laboratorio denominato: ConosciLis®,
Progetto Educativo per promuovere la Lingua dei Segni sul territorio, in modo da poter abbattere le barriere linguistiche UNENDO il
mondo disabile sordo con il mondo udente. la lingua dei segni porta l’individuo a tornare in contatto con le emozioni primarie.
Saper Essere e Saper Stare
https://www.bergamonews.it/dal-territorio/gioco-ci-le-relazioni-summer-camp-nuovi-amici/?fbclid=I
wAR28kHDrIk_gspnc20P1riyg6lEamBJAwYabAZ-ehHVIwSlGjotqcmTFHsY
https://www.facebook.com/tuttiincampopertutteonlus/videos/2210204655898815/
https://www.bergamonews.it/2019/02/15/dallalba-al-tramonto-ermal-meta-nella-lingua-dei-segni-abbattere
-le-diversita/302364/?fbclid=IwAR3LdO_0IkQUq4zoDvKY03G38D0F4-TNcIE0XmNhGYnBLuhtLHfBLwBq Zeo
L’istruzione è l’arma più potente che si può usare per cambiare il mondo N.Mandela
Sport
Questo progetto si inscrive in un disegno un po’ più ambizioso: Tutti in campo per TUTTE è un’associazione che si prefigge l’arduo compito di
tutelare e rivalutare la figura femminile in una società in cui viene ancora, tacitamente, svalutata e tenuta poco in considerazione.
Vogliamo vedere più donne, consapevoli di sé e delle proprie capacità, irrompere nei nostri schermi , Vogliamo che ad ognuna di Loro venga
RICONOSCIUTA la Figura di Professionista e non Dilettante anche in ambito sportivo, un Diritto ad OGGI riconosciuto SOLO al maschile.
Partendo dalle basi :
1. Condizioni di supporto e di allenamento
2. Assistenza medica
3. Accesso alle competizioni
4. Protezione sociale e di formazione
Non a caso, l’associazione crea Eventi in cui le interpreti principali sono, per l’appunto, lo sport e il genere femminile, in un susseguirsi di tornei
non competitivi di : Calcio, Basket, Tennis, Volley, Beach V. ect, in cui TUTTE indossano la stessa “divisa”: UNA per Tutte TUTTE per UNA,
condividono lo stesso obiettivo :
Parità e Uguaglianza. https://www.bergamonews.it/2018/07/10/tutti-campo-tutte-grazie-allo-sport-le-diversita-non-esistono-piu/2863 47/
Noi siamo convinti che le Donne debbano fare la differenza in campo e fuori, ogni evento nasce legandosi ad un tema Sociale che viene
articolato all’interno dello stesso, con interventi mirati in presenza di Testimonial, coinvolgendo le Atlete.
https://studio.youtube.com/video/PLD88QKru8E/edit
Oggi come ieri ,le Donne devono scendere in Campo Insieme, è necessario, l’una per l’altra.
Da soli NON Siamo Niente, Insieme possiamo Tutto.
Viviana Mascolo
Didattica & Sport
Via F. Nullo 5/a
Caprino Bergamasco 24030 Bg
Tel 391 4151034
Email tuttiincampoxtutte@gmail.com
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