Mondiale 2019, la nostra guida: il gruppo F
Concludiamo la nostra guida al Mondiale 2019 con l’analisi del gruppo “F” composto dagli Stati Uniti numero uno nel ranking Fifa, Svezia, Thailandia e Cile che ricoprono rispettivamente il 9°, 34° e 39° posto. La vittoria del girone per le statunitensi sarà molto probabilmente una formalità, considerando che in questo torneo è la squadra da battere. Molto favorita la Svezia per il secondo posto, mentre per il terzo sarà lotta alla pari tra le asiatiche e le sudamericane.
Stati Uniti
Lo USWNT, acronimo di United States Women’s National Team si è qualificato vincendo la CONCACAF Women’s Championship 2018 battendo il Canada in finale.
Questo team meriterebbe un articolo a parte considerando l’altissima qualità dei singoli elementi: tutte le atlete militano nel campionato statunitense e alcune top player percepiscono ingaggi “maschili”. Le riserve, qualora militassero in altre squadre nazionali, non avrebbero difficoltà ad avere un posto da titolare.
Difficile eleggere la stella delle stelle, proviamo a farlo con un ex aequo: la prima è Alex Morgan, attaccante 30enne dell’Orlando Pride e capocannoniere nelle qualificazioni con 7 reti, 160 presenze e 101 goal a stelle e strisce, attualmente calciatrice più pagata al mondo e vera icona del calcio femminile mondiale, ha vinto praticamente tutto nella sua carriera tra nazionale, club e titoli individuali: oro olimpico a Londra 2012, Coppa del Mondo 2015, una Champions con il Lione giusto per citarne alcuni tra i più importanti, è apparsa nella copertina del videogioco FIFA 2016 ed è anche scrittrice di due romanzi sul calcio; l’altra è la 27enne delle Chicago Red Stars, Julie Ertz, elemento essenziale di questa nazionale, in ascesa verticale dopo che il C.T. Ellis l’ha reinventata mediano difensivo, è considerata attualmente una delle migliori calciatrici al mondo se non la migliore. Per lei 79 presenze, un mondiale vinto e 18 reti per lei in maglia Yankee. Doveroso citare i difensori Kelley O’Hara (2 goal in 115 presenze) e Ali Krieger (1 goal in 99 presenze), rispettivamente agli Utah Royals e Orlando Pride, le attaccanti Carli Lloyd (107 goal in 271 presenze) attualmente allo Sky Blue, Megan Rapinoe (44 goal in 150 presenze) ora al Reign FC, tutte iridate nel 2015 e medaglia d’oro a Londra 2012 ad eccezione di Krieger poiché allora fu bloccata da un infortunio, mentre è doppio oro olimpico per Lloyd grazie anche alla vittoria a Pechino 2008, l’elenco sarebbe davvero lungo ma non possiamo dilungarci oltre.
Dal 2014 alla guida di questo “Dream Team” troviamo Jillian Anne Ellis, inglese classe ’66 e ovviamente C.T. del trionfo iridato del 2015.
La lista delle convocate degli Stati Uniti
1 Naeher, 2 Pugh, 3 Mewis, 4 Sauerbrunn, 5 O’Hara, 6 Brian, 7 Dahlkemper, 8 Ertz, 9 Horan, 10 Lloyd, 11 Krieger, 12 Davidson, 13 Morgan, 14 Sonnett, 15 Rapinoe, 16 Lavelle, 17 Heath, 18 Harris, 19 Dunn, 20 Long, 21 Franch, 22 McDonald, 23 Press
Svezia
Le “Bagult” così chiamate in patria, che tradotto dallo svedese significa le “gialloblu”, approdano al mondiale vincendo il proprio girone di qualificazione con sette vittorie e l’unica sconfitta a sorpresa contro l’Ucraina. Poco più della metà della rosa gioca nel campionato svedese, le restanti tra Francia, Inghilterra e Germania.
La giocatrice di maggior spessore è Stina Blackstenius, 23enne attaccante del Linkoping: le sue qualità sono velocità, agilità e potenza, ha avuto una brillante carriera a livello giovanile mettendo in bacheca il titolo europeo Under 19 e quello di capocannoniere nello stesso torneo, ha vinto la Coppa di Svezia a soli 17 anni con il Linkoping, vanta 43 presenze e 10 reti in nazionale maggiore. Tra gli elementi di spicco è giusto ricordare anche il portiere 36enne del Chelsea, Hedvig Lindhal (157 presenze), i pilastri della difesa Linda Sembrandt, 32enne del Montpellier (8 goal in 109 presenze) e Nilla Fischer 34enne del Wolfsburg, (23 goal in 175 presenze), che annovera tra l’altro due trionfi in Bundesliga, poi la centrocampista e capitano Caroline Seger 34enne del Rosengard, che ha militato nel grande Lione del triplete 2016/17 e il centrocampista offensivo Kosovare Asllani 29enne del Linkoping (126 presenze e 32 goal) capocannoniere delle scandinave nelle qualificazioni con 4 reti.
Kurt Peter Gerhardsson siede nella panchina svedese dal 2017, classe ’59 è un ex attaccante e bandiera dell’Hammarby.
La lista delle convocate della Svezia
1 Lindahl, 2 Andersson, 3 Sembrandt, 4 Glas, 5 Fischer, 6 Eriksson, 7 Janogy, 8 Hurtig, 9 Asllani, 10 Jakobsson, 11 Blackstenius, 12 Falk, 13 Ilestedt, 14 Roddar, 15 Bjorn, 16 Zigiotti, 17 Seger, 18 Rolfo, 19 Anvegard, 20 Larsson, 21 Musovic, 22 Schough, 23 Rubensson
Thailandia
Le “Chaba Kaew” nome derivante dall’elefantina rosa, compagna dell’elefantino-guerriero blu nel film animato “The Blue Elephant” del 2006, sono state avversarie delle azzurre in Cyprus Cup nel marzo scorso, partita terminata 4-1 per le ragazze di Milena Bertolini. Si sono qualificate al mondiale grazie al quarto posto ottenuto all ACF Women’s Asia Cup nel 2018.
Tutte le ragazze giocano in patria, la maggior parte provengono dai due club più noti: il BG Bundit Asia e il Chonburi Sriprathum entrambi di Bangkok, tranne il portiere che gioca negli Stati Uniti.
L’elemento di spicco delle Chaba Kaew è Kanjana Sugngoen, 32enne attaccante o anche ala all’occorrenza del Chonburi. Veloce, prestante fisicamente e di grande esperienza, è stata capocannoniere thai nelle qualificazioni con 4 reti e determinante anche nella qualificazione a Canada 2015. Altro elemento interessante è Orathai Srimanee, 30enne attaccante del BG Bundit Asia, è stata la prima thailandese a segnare in un campionato del mondo grazie alla doppietta messa a segno contro la Costa d’Avorio durante Canada 2015.
La C.T. è Nuengruethai Srathongwian, classe ’72 era nella panchina delle asiatiche durante la storica partecipazione a Canada 2015 ed è stata richiamata nell’ottobre 2017 dopo una parentesi alla guida di nazionali giovanili. È stata anche giocatrice di hockey su prato di livello internazionale prima di diventare calciatrice.
La lista delle convocate della Thailandia
1 Boonsing, 2 Saenkhun, 3 Chinwong, 4 Sritala, 5 Phancha, 6 Khueanpet, 7 Intamee, 8 Nild, 9 Phetwiset, 10 Srangthaisong, 11 Chuchuen, 12 Thongsombout, 13 Srimanee, 14 Pengngam, 15 Waenngoen, 16 Saengchan, 17 Dangda, 18 Chor Charoenying, 19 Sornsai, 20 Boothduang, 21 Sung-ngoen, 22 Sornpao, 23 Philawan
Cile
“Las chicas de rojo” o “le ragazze in rosso” le abbiamo viste da vicino l’inverno scorso nella sfida amichevole contro l’Italia finita 2-1 per le nostre ragazze, questa squadra partecipa al mondiale grazie al secondo posto ottenuto in Coppa America dietro al Brasile.
Molte atlete giocano nel campionato cileno, molte in Spagna, le restanti tra Francia, Repubblica Ceca e Brasile, ma ci sono anche due svincolate.
La “ragazza in rosso” più rappresentativa è il portiere 27enne del PSG Christiane Endler, è considerata una top player: alta 1,80 mt è nel giro delle nazionali dall’età di 15 anni, ha vinto la Coppa Libertadores nel 2012 con il Colo Colo e da bambina ha iniziato a giocare come attaccante. Altri elementi interessanti sono il capitano Karen Araya (6 goal in 20 presenze) e Francisca Lara (9 goal in 22 presenze) entrambe centrocampiste 28enni in forza al Siviglia. Molto apprezzabile anche l’attaccante 25enne Yanara Aedo in forza al Valencia (9 goal in 19 presenze), che è stata capocannoniere delle “rosse” nell’ultima Coppa America con 3 reti.
Il C.T. è Josè Antonio Letelier Rodriguez, 53enne ex portiere, ha vinto 10 campionati consecutivi sulla panchina del Colo Colo femminile prima di essere chiamato alla guida delle ragazze cilene nel 2015.
La lista delle convocate del Cile
1 Endler, 2 Soto Rocio, 3 Guerrero, 4 Lara, 5 Diaz, 6 Soto Claudia, 7 Rojas, 8 Araya, 9 Urrutia, 10 Aedo, 11 Lopez, 12 Campos, 13 Grez, 14 Pardo, 15 Galaz, 16 Gutierrez, 17 Toro, 18 Saez, 19 Huenteo, 20 Zamora, 21 Balmaceda, 22 Duran, 23 Torrero
Il calendario del gruppo F
Cile-Svezia (11 giugno ore 18 – Rennes)
Stati Uniti-Thailandia (11 giugno ore 21 – Reims)
Svezia-Thailandia (16 giugno ore 15 – Parigi)
Stati Uniti-Cile (16 giugno ore 18 – Nizza)
Svezia-Stati Uniti (20 giugno ore 21 – Le Havre)
Thailandia-Cile (20 giugno ore 21 – Rennes)