01/12/2024

La numero uno Cerasa: “Io milanista, ma il riferimento è Handanovic” Il giovane portiere della Grifo Perugia: “Con la Primavera stagione indimenticabile, con la prima squadra mi sono ambientata”

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Già da un breve colloquio telefonico appare subito decisa e dimostra di sapere bene quali sono i suoi obiettivi e le sue aspirazioni. Tutte qualità che normalmente caratterizzano un estremo difensore di calcio. Il giovane portiere della Grifo Perugia Primavera, Maria Chiara Cerasa, da quest’anno aggregata in prima squadra, ha analizzato così l’annata delle due formazioni:

 

“Con la Primavera è stata una stagione indimenticabile in cui abbiamo raggiunto grandi risultati. Peccato per le ultime due partite che hanno compromesso il primo posto, ma non credo sia giusto giudicare un anno di lavoro solo per l’esito finale. Il gruppo si è dimostrato molto affiatato, visto che comunque già ci conoscevamo quasi tutte. Ci siamo divertite e siamo migliorate sia tecnicamente che sotto il profilo caratteriale ed umano.”

 

Sulla prima squadra:

 

“Eravamo partite con un’altra ambizione, ovvero quella di piazzarci almeno terze. Dopo un buon avvio abbiamo avuto qualche infortunio che ci ha fatto perdere qualche certezza. Poi alcune partite gettate malamente alle ortiche ci hanno allontanato dai piani alti della classifica. Abbiamo avuti alti e bassi, senza avere la giusta continuità. Ora però, in questo finale, stiamo riuscendo ad esprimere tutte le nostre potenzialità ed abbiamo registrato un buon filotto. Vogliamo chiudere nella miglior posizione possibile ed onorare fino alla fine il nostro campionato.”

 

Con la Primavera sei stata protagonista, con la prima squadra invece hai fatto tanta panchina dietro alla titolare Bayol. Come ti sei trovata?

 

“Qui mi sono ambientata bene. Allenarmi con le ‘grandi’ è sempre occasione di crescita. Poi comunque anche gli altri anni ero sempre sugli spalti alle partite della prima squadra. Viverle da bordo campo è comunque un passo in avanti. Poi è stata una grande emozione esordire contro il Florentia.”

 

Come è nata la tua passione per il calcio? Perché hai scelto un ruolo di responsabilità come quello del portiere?

 

“Ho iniziato a calciare il pallone da piccola nell’intervallo delle partite di mio fratello. Andavo sempre a vederlo giocare con mio papà. All’inizio ho cominciato con i maschi dello Spello, visto che non c’erano le categorie femminili più basse. Poi sono passata subito nella prima squadra femminile dove gli mancava il portiere. Io mio sono offerta. Già lì ero allenata da Valentina Belia.”

 

Hai un portiere di riferimento tra i maschi?

 

“Beh, io sono milanista, ma nonostante questo ammiro molto Samir Handanovic dell’Inter. Ho un poster suo in camera mia. Poi in casa mia ho papà che è dell’Inter, mentre mio fratello tifa Juventus. Fra di noi è sempre una mezza ‘guerra’ sportiva.”

 

 

 

 

 

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