28/03/2024

Fonte: si ringrazia Figc.it per articolo e foto

Esordio di prestigio per l’Italia a Euro2022: le Azzurre domenica 10 luglio sfidano la Francia di Corinne Diacre, una delle squadre più competitive e più accreditate al successo in Inghilterra. “È la favorita del girone” – il commento della Milena Bertolini sulle prime avversarie del gruppo D durante la fase di preparazione al torneo – “e credo che lotterà anche per il successo finale. Ha giocatrici di ottimo talento e qualità, intensità fisica e tecnica”. Se avesse potuto scegliere, la Ct dell’Italia avrebbe evitato un esordio con una rivale così ostica, ma la fiducia nel suo gruppo non manca e nonostante i precedenti più recenti facciano sorridere le transalpine (cinque successi e due pareggi dopo otto ko nei precedenti 11 confronti) Gama e compagne sono determinate a fare bene. L’appuntamento è per domenica sera alle 21.00 al New York Stadium di Rotherham, dove le Azzurre proveranno a ritrovare una vittoria contro e Blues per la prima volta dal 14 ottobre 2000, quando in panchina sedeva Carolina Morace.

Difesa da record, media gol stellare

Per battere la Francia all’Italia servirà una prestazione impeccabile in entrambe le fasi di gioco, perché le transalpine brillano in attacco e in difesa e fanno della velocità sulle fasce l’arma più potente del loro 4-3-3. La squadra di Diacre, nonostante non si sia ancora liberata della “maledizione dei quarti” – la Francia non ha mai superato questa fase nelle ultime tre edizioni di Women’s EURO, nelle ultime due Coppe del Mondo e nelle ultime Olimpiadi disputate – è imbattuta da 16 gare competitive (otto di qualificazioni agli Europei, nel Gruppo G con Austria Serbia, Macedonia del Nord e Kazakistan e otto di qualificazioni ai Mondiali) e in questa striscia ha subito appena tre gol. Considerando solo le qualificazioni il dato sulle reti incassate è ancora più esaustivo: le Blues sono infatti le uniche ad aver tenuto la porta inviolata negli otto match della fase a gironi (sette vittorie e un pareggio). Non da meno il loro rendimento in chiave offensiva: la selezione francese è una delle cinque che hanno registrato una media di almeno cinque reti a partita nelle qualificazioni a questo Europeo, totalizzandone 44 (5.5 a incontro). Quantità ma anche qualità nel reparto offensivo, considerato che solo Germania (22) e Svezia (19) hanno mandato in gol più giocatrici differenti rispetto alla Francia (18). L’Italia affronterà un’avversaria completa in ogni reparto, difficile da arginare sulle corsie e da contrastare in mezzo al campo, dove Kadidiatou Diani, Viviane Asseyi e Delphine Cascarino, sono un eccellente metronomo.

Katoto e Renard osservate speciali, Peyraud-Magnin sa come fermare le Azzurre

Il primo nome sulla lista della difesa azzurra in vista del match con la Francia del 10 luglio è quello di Marie-Antoinette Katoto, una delle due giocatrici che hanno realizzato più reti per la formazione transalpina nella qualificazioni all’Europeo (otto). L’attaccante classe ’98 del Paris Saint-Germain è senza dubbio uno dei talenti più cristallini della selezione francese. Notevole il suo contributo nel Girone G – i dati Opta ci dicono che ha partecipato a una marcatura ogni 33 minuti (otto gol e tre passaggi vincenti in 362 minuti disputati) – e significativo che sia la più giovane tra le marcatrici con almeno otto reti nella fase di qualificazione. Alle spalle di Katoto Eugénie Le Sommer (sette sigilli) ma la veterana della Francia è stata a sorpresa una delle big non convocate per la fase finale della competizione. Nessuna sorpresa invece per il capitano Wendie Renard, punto di forza a 360° della squadra di Diacre. Un’avversaria tosta, che le juventine impegnate in Inghilterra hanno già affrontato due volte in Champions League (ai sedicesimi nell’edizione 20/21 e nei quarti in quella conclusa a maggio proprio con il successo del Lione di Renard). La 31enne origignaria della Martinica ha infatti, sia nel club che in nazionale, un ruolo chiave non soltanto dal punto di vista tecnico – interpreta egregiamente sia il ruolo di centrale difensivo che quello di terzino, oltre a essere tra le più temibili di testa sui calci piazzati – ma soprattutto per la sua leadership. Non a caso, tra le transalpine che disputeranno la fase finale del torneo, è l’unica che vanta più di 100 presenze in nazionale. Tra le Blues c’è infine la giocatrice che il campionato italiano ha accolto nella stagione appena terminata: il portiere della Juventus Pauline Peyraud-Magnin. La 30enne di Lione – prima per percentuale di parate (81.5%) tra le colleghe di reparto con almeno 10 presenze nella Serie A 21/22 – ha il vantaggio di conoscere molto bene giocatrici come Bonansea, Caruso, Bonfantini e Girelli, compagne di club con cui ha sollevato tre trofei. L’estremo difensore della Francia titolarissima con la sua nazionale: i 540 minuti trascorsi in campo nelle qualificazioni – fase in cui le transalpine inoltre non hanno subito gol – la collocano al terzo posto tra le più utilizzate da Diacre, alle spalle di Charlotte Bilbault (677) e Sakina Karchaoui (574).

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