Come Tantalo
Come Tantalo deve sentirsi Alessandro Spugna, oltre che il tifoso della Roma. L’eroe, che vede continuamente sfuggire il cibo nel momento stesso in cui si protende, soffre una fame senza fine.
E non tanto perché le vittorie, così come i giorni, sono sempre e tutti da conquistare, ma per le indisponibilità che rendono davvero le ultime partire delle Lupe imprese epiche. Oltre agli infortuni di Bartoli e Ciccotti, si sono aggiunti ora i guai fisici di Giugliano (distrazione al legamento), Pirone (lussazione della spalla), Borini (affaticamento muscolare) e Thaisa (positiva al covid). Se a volte la Coppa può essere un’occasione per dare spazio a chi ha più motivazioni, domani, alle ore 12, al Centro sportivo Lambrone di Erba, si faticherà a trovare undici titolari. L’idea del 3-5-2, in emergenza, ha funzionato benissimo, si ipotizza dunque che sarà confermata con il ritorno di Bernauer a centrocampo, reparto in cui forse sarà spostata Haavi, e di Glionna come esterno offensivo. In porta, per la prima volta, si potrà scegliere fra Ceasar, di nuovo disponibile e fresca di rinnovo, e Lind, che ha ben giocato le ultime due partite. La forza di Tantalo è di non smettere mai di lottare per afferrare il cibo.
Non è inerme come Prometeo, ogni volta allunga le sue mani, all’infinito. Così dovrà essere una volta di più la Roma, soprattutto perché la Coppa Italia è il suo trofeo, il trofeo che è tornato a Trigoria dopo 13 anni. Per l’avversario, che milita nel campionato di serie B, sarà un onore e un’incredibile vetrina.
Ci sarà da scommettere che la squadra allenata da de la Fuente metterà in campo tutto quel che ha. La Roma, ormai lo si è detto, è condannata alla crescita. Dopo la sconfitta in Supercoppa, non può permettersi di non arrivare in fondo a questa competizione. Se vincere è stato il sogno di Tantalo, non trascurare nessun dettaglio, dal punto di vista agonistico, ma anche tecnico e tattico è la sua forza e il suo dovere. A Napoli serviva tanto cuore, domani serviranno tanta consapevolezza e costanza. Gli stimoli sono molti. Pettenuzzo può ritrovare un ruolo da leader, Haavi confermarsi una giocatrice determinante, Glionna tornare ad esserlo. E che dire di Andressa? Deve avere l’ambizione di sentir suonare il suo magico sinistro. In una piazza sempre umorale, il maschile ancora una volta non si smentisce mai, toccherà ancora alle Lupe salvare i nostri animi. Mai dome anche contro il destino. Degne, sempre, come Tantalo.