Asd Riozzese, Jenny Dossi : “Il virus mi ha tolto il piacere di sgroppare sulla fascia ma non potrà certamente fermarmi nel mio lavoro da corriere in soccorso agli Ospedali”


Esterno di quantità in grado di correre instancabilmente lungo la fascia, giocando con medesimi brillanti risultati sia da alto che da basso, fa della grinta e della corsa le sue peculiari caratteristiche di gioco.
Cresciuta con il Mozzanica con il quale ha avuto la possibilità di debuttare in massima serie, nella scorsa stagione è approdata nella squadra rosanero, riscattandosi prontamente, ritornando a buoni livelli di rendimento dopo due anni in cui era scesa nel dimenticatoio delle categorie inferiori.
Alla scoperta di Jenny Dossi, 28 anni, motorino infaticabile della Asd Riozzese, squadra neopromossa del campionato di serie B, nonché corriere di professione, puntuale e coraggiosa nella spedizione e consegna di pacchi e materiale di prima necessità per il personale sanitario.
Ciao Jenny, per iniziare una breve descrizione della tua carriera agonistica
Sono cresciuta nel Mozzanica dove ho trascorso dieci lunghi anni della mia carriera, percorrendo tutta la trafila dalle giovanissime alla primavera per poi approdare in prima squadra dove ho indossato la maglia bergamasca per cinque stagioni; a seguito di un infortunio, per via di una fastidiosa pubalgia, sono stata poi costretta a ripiegare per due anni nelle categorie inferiori prima di ripropormi in serie C la scorsa stagione nella Riozzese.
La scelta di approdare alla Riozzese
Non mi aspettavo questa opportunità ma devo dire che è stata quanto mai propizia, avevo voglia di riscatto e di rimettermi in gioco dopo essere stata due stagioni lontani dai grandi palcoscenici; il bilancio dell primo anno è stato eccellente, ripartendo dalla terza categoria abbiamo vissuto una stagione perfetta vincendo il girone e la Coppa Italia meritando di salire di categoria.
La stagione in serie B
Sono alquanto soddisfatta dei risultati ottenuti in questa stagione al momento sospesa; non dimentichiamoci che eravamo una squadra neopromossa, non ambivamo di certo a lottare per la promozione, puntavamo soprattutto a crescere, facendo esperienza e direi che il traguardo lo abbiamo centrato in pieno.
Il tuo secondo ruolo nella squadra…
Sono il vice capitano della formazione, un ruolo che mi gratifica e mi inorgoglisce, assegnatomi per via della mia lunga esperienza maturata nelle file del Mozzanica; seppur abbia solo 28 anni sono una delle più anzianotte del gruppo; mi è capitano in passato di indossare la fascia ai tempi della primavera della squadra bergamasca mentre non ho avuto ancora questa possibilità a Riozzo, avendo davanti come capitano una calciatrice immortale come Elisa Galbiati, una roccia e un punto di riferimento sempre presente in ogni gara.
Il momento più bello della tua carriera
Il ricordo più bello di questi anni è legato senza dubbio all’esordio in serie A con la maglia del Mozzanica.
La ripresa della stagione
Siamo state le prime a fermarsi per via della vicinanza al focolaio di Codogno, non so se sarà possibile riprendere la stagione, le misure organizzative ma soprattutto economiche richieste non credo siano di facile portata per tutte le squadre femminili della categoria.
Le squadre favorite per il salto di categoria
Il Napoli è una vera potenza, una squadra molto forte ed organizzata che merita di sicuro di salire la categoria; Napoli e Lazio se la giocano alla pari, se ci fosse solo un altro posto a disposizione forse la maggiore esperienza delle romane potrebbe fare la differenza.
Il tuo lavoro, una vera missione ai tempi del Covid 19
Sono un corriere espresso e lavoro per la Dhl, per intenderci sono una delle tante spericolate che vanno in giro a consegnare merce con il furgoncino giallo.
Il nostro compito non consiste semplicemente nel portare il pacchettino a casa che ordini su qualsiasi sito ma, specie in questo periodo, come del resto in tutto il resto dell’anno, ci occupiamo di ospedali e aziende sanitarie, contribuendo in maniera determinante a dare supporto al personale medico ed ospedaliero, portando ventilatori, mascherine e tanto altro materiale essenziale per la cura degli ammalati.
Sono fiera di portare avanti questa missione insieme ai colleghi della filiale di San Giuliano, seppur consapevoli che da quando è scoppiato il Covid 19 siamo sempre stati esposti alla possibilità del contagio; andiamo avanti a testa nel portare a termine il nostro lavoro, rinfrancati e motivati da un grande senso di dovere e responsabilità…. nulla e nessuno, tantomeno il virus potrà fermare il nostro compito.